AREA TERAPEUTICA

La nostra équipe è formata da professionisti specializzati nel far fronte alle tante necessità e ai bisogni degli ospiti della Comunità.

PSICOTERAPIA INDIVIDUALE

Il percorso di psicoterapia individuale è parte integrante del progetto comunitario di ogni ospite. Si svolge una volta a settimana. 

Dopo i primi incontri finalizzati ad approfondire la conoscenza dell’utente, si procede attraverso un fine e costante lavoro di comprensione, stabilizzazione, rielaborazione delle dinamiche intrapsichiche e relazionali che, nel presente e nel passato, hanno ostacolato lo sviluppo e il positivo evolversi delle storie di vita, con piena espressione delle risorse individuali. 

Il lavoro psicoterapico, specialmente con ospiti le cui storie sono caratterizzate da importanti e precoci deprivazioni e traumi, richiede tempi lunghi per ripristinare la fiducia e  la speranza minate, e per raggiungere dapprima la stabilizzazione, quindi l’elaborazione trasformativa del mondo interno e degli assetti relazionali. Nel lavoro insieme durante l’intero percorso, il terapeuta accompagna l’ospite in un lavoro su di sè che, partendo dalle difficoltà nel presente della vita comunitaria e attraverso la rielaborazione delle vicende personali del passato, lo aiuti a trarre il meglio dalle opportunità riabilitative offerte.

GRUPPO PSICOTERAPEUTICO RELAZIONALE

Il gruppo psicoterapeutico relazionale si svolge una volta a settimana e prevede la partecipazione di tutti gli ospiti della comunità. Vuole essere innanzitutto un momento di palestra relazionale in cui mettersi in gioco direttamente per affinare le proprie abilità sociali, esponendosi di fronte agli altri, raccontando di sé ed interagendo in modo funzionale, alimentando il confronto costruttivo, mostrando empatia, curiosità, compassione.

I temi che vengono proposti di volta in volta per lo più dagli ospiti, a turno, o talora suggeriti dalla terapeuta, riguardano le difficoltà incontrate durante la convivenza in struttura o all’esterno, nei rapporti con familiari, partners e amici. 

I principali benefici collegati a questo gruppo sono:

  1. aumento di empatia e di comprensione del punto di vista dell’altro,
  2. migliore gestione dei contrasti,
  3. diminuzione dell’ansia sociale, della vergogna e della colpa.

GRUPPO PSICOEDUCATIVO

Il gruppo psicoeducativo si svolge una volta a settimana. Il concetto fondamentale intorno a cui ruota questo spazio terapeutico è la “regolazione emotiva”, ovvero la capacità di riconoscere le emozioni e di gestirle in modo adeguato.

Il gruppo si apre con alcune pratiche di mindfulness finalizzate al radicamento nel “qui ed ora” attraverso il corpo e il respiro. Si procede quindi con la condivisione dei momenti positivi della settimana a cui segue il lavoro su un’emozione particolarmente difficile da tollerare e gestire, portata a turno dai partecipanti. A partire da esempi concreti di situazioni vissute nel corso della settimana, gli ospiti vengono guidati nell’analisi delle emozioni, dei pensieri e dei comportamenti connessi a quanto accaduto. 

I principali obiettivi sono:

  1. acquisizione e potenziamento della capacità di riconoscere le proprie emozioni e le modalità di comportamento
  2. acquisizione e potenziamento di strategie funzionali per la gestione delle proprie emozioni rimanendo all’interno della finestra di tolleranza
  3. remissione di sintomi e comportamenti disfunzionali, come autolesionismo, abuso di alcol e di stupefacenti, aggressività, isolamento sociale, ecc.

ATTIVITà DI SUPPORTO AI FAMILIARI

Il percorso per i familiari degli ospiti della Comunità inizia con due colloqui di consultazione che vengono effettuati nelle prime settimane successive all’ingresso dell’ospite. L’obiettivo di questi incontri è raccogliere informazioni sulla storia familiare, sulle aspettative riguardo al percorso ma, soprattutto, costruire un’alleanza tra il nucleo familiare e l’équipe, fornendo tutte le informazioni necessarie alla conoscenza del modello terapeutico riabilitativo.

A questi colloqui segue l‘inserimento nel gruppo multifamiliare che ha cadenza mensile e prevede l’incontro tra i familiari di tutti gli ospiti. In questo contesto, le famiglie sperimentano anzitutto l’uscita dall’isolamento in cui spesso si trovano prima dell’ingresso in Comunità. Inoltre, si offre la possibilità di lavorare sulle difficoltà che insorgono durante il percorso e, laddove possibile, anche sui temi personali dei familiari stessi.

Quando si rende necessario, vengono effettuati colloqui familiari aggiuntivi su tematiche specifiche.  Un’attenzione così specifica per le famiglie è una delle peculiarità del nostro modello terapeutico riabilitativo.

INTERVENTI DI GRUPPO SU TEMI SPECIFICI

Il gruppo “dipendenze patologiche da sostanze o da comportamenti” si svolge tre volte al mese e vede coinvolti solo gli ospiti che presentano problematiche in tali ambiti.

Gli obiettivi vengono concordati nel corso di un primo colloquio individuale. Il lavoro è finalizzato all’aumento della consapevolezza e della comprensione delle proprie problematiche di dipendenza attraverso l’analisi dei meccanismi sottostanti che mantengono il problema. Ciò favorisce un’efficace prevenzione delle ricadute.

Il vantaggio di trattare questi temi in un contesto clinico di gruppo è quello del fruttuoso confronto tra pari, ovvero con persone che hanno vissuto esperienze simili alla propria. Questo libera velocemente dal timore del giudizio e rende l’incoraggiamento reciproco uno strumento molto potente.

Ė condotto in modo simile anche il gruppo a cadenza mensile dedicato alle difficoltà alimentari, nato dall’esigenza di fornire uno spazio di confronto strutturato e mediato da una professionista su una problematica sempre più diffusa nelle persone affette da Disturbo della Personalità. Insieme ai disturbi bulimici o da iperalimentazione sono frequenti anche i comportamenti di restrizione alimentare, se non di franca anoressia.

In questo contesto, oltre ad affrontare il faticoso e ambivalente rapporto con il cibo, si lavora sull’immagine di sé e sui vissuti di autostima, amabilità ed intimità legati al corpo. Si indagano le influenze familiari ma anche sociali e culturali.

L’obiettivo principale è quello di regolare l’alimentazione, sospendere i comportamenti autodistruttivi e disfunzionali connessi al cibo nell’ottica di uno stile alimentare sano.