La Comunità Terapeutica “Villa Ratti” è una Comunità Riabilitativa residenziale a media assistenza (CRM) e ad alta intensità riabilitativa che offre a persone con Disturbo di Personalità, in particolare di tipo Borderline, un intervento terapeutico-riabilitativo intensivo, specialistico e integrato in un ambiente protetto e accogliente.

La Comunità sorge in una storica villa dell’800 nel comune di Monticello Brianza (LC), paese situato fra Lecco, Como e Milano.

MODALITÀ D'ACCESSO

La Comunità Terapeutica “Villa Ratti” accoglie un massimo di 20 ospiti, di entrambi i sessi, d’età compresa fra i 18 e 35 anni affetti da Disturbo Borderline di Personalità. Solo in situazioni adeguatamente motivate dal punto di vista clinico e riabilitativo sono accolte anche persone che superano i 35 anni.

Per Disturbo di Personalità si intende, sul piano diagnostico, secondo il DSM-5TR, una condizione di grave sofferenza psichica che ha esordio in età adolescenziale, caratterizzata da un’importante instabilità delle emozioni e delle relazioni interpersonali, alla quale si associano sul piano comportamentale, impulsività e messa in atto di gravi comportamenti a rischio (autolesione, tentativi di suicidio, abuso d’alcool e stupefacenti, problemi alimentari, guida pericolosa, etc.). Si tratta di comportamenti che sono duraturi nel tempo, non si modificano e si manifestano in tutti gli aspetti della vita della persona. 

Le persone affette da un Disturbo Borderline della Personalità mostrano in modo costante e pervasivo instabilità e drammaticità nella manifestazione delle emozioni, in genere accompagnati da:

  • disturbi dell’identità: spesso mostrano variazioni repentine dell’immagine di sé con improvvisi cambiamenti di opinioni, progetti di carriera, identità sessuale, valori e aspirazioni;
  • disturbi delle relazioni interpersonali che sono intense e instabili in cui si alternano in rapida successione idealizzazione e svalutazione dell’altro;
  • disturbi dell’umore: per esempio intensa disforia, irritabilità o ansia episodica che di solito durano poche ore e solo raramente più di pochi giorni;
  • disturbi del controllo degli impulsi in ambiti che possono danneggiare la persona: sessualità, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate e in genere comportamenti a rischio; ricorrenti atteggiamenti minacciosi verso altri individui, comportamenti suicidari o autolesivi; rabbia immotivata, intensa e incontrollata (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, scontri fisici).
Si tratta di un disturbo che se non trattato in modo adeguato tende a evolvere in manifestazioni psicopatologiche gravi quali rischi di suicidio, tossicodipendenze, psicosi oppure a orientarsi verso una deriva di emarginazione sociale susseguente a ripetuti comportamenti antisociali e delinquenziali (DSM-5TR –> intera)
 

Sono criteri di esclusione per l’accesso in Comunità:

  • diagnosi di schizofrenia o altri disturbi psicotici cronici;
  • presenza di disturbi, in atto o in remissione solo parziale, di grave dipendenza da alcol e/o da sostanze psico-attive;
  • marcati deficit intellettivi o gravi alterazioni delle funzioni cognitive;
  • fase acuta del disturbo che necessita di interventi urgenti e di un’alta assistenza (es. ricoveri ospedalieri);
  • indice di massa corporea (BMI) inferiore a 18.

Il primo contatto avviene su richiesta dei servizi psichiatrici pubblici che hanno in carico il paziente, attraverso l’invio di una relazione clinica. Il Responsabile ingressi verifica la presenza della diagnosi di Disturbo di Personalità e l’assenza dei criteri di esclusione.

Successivamente ha inizio l’iter di valutazione con i primi contatti con l’inviante, l’ospite e i suoi familiari. Sono previsti almeno due colloqui: uno di presentazione della struttura e del percorso comunitario, e uno motivazionale.

Se alla fine dell’iter viene ravvisata l’idoneità, il candidato viene posto in lista d’attesa e avviato al servizio Ambulatorio pre-ingresso per lo svolgimento di colloqui e valutazioni volti ad approfondire la sua storia di vita e mantenere la motivazione all’inserimento.

Quando il numero di richieste d’ingresso è superiore alla disponibilità dei posti, le stesse sono poste in lista d’attesa

Il posizionamento nella lista d’attesa dipende dalla data di completamento della valutazione, ma potrebbe variare sulla base di:

  • compliance alla presa in carico e mantenimento della motivazione al percorso,
  • permanere delle condizioni che hanno portato all’idoneità,
  • gestibilità del candidato sulla base delle caratteristiche del gruppo ospiti già presente.

Il Progetto
Terapeutico-Riabilitativo

Il Progetto Terapeutico Riabilitativo (PTR) della Comunità “Villa Ratti” è co-costruito insieme all’ospite, ai servizi psichiatrici invianti e ai familiari e prevede una durata di 18 mesi eventualmente prorogabili.

Con l’ingresso dell’ospite in Comunità ha avvio la fase di assessment che si conclude entro il primo, massimo il terzo, mese d’osservazione e interazione dell’équipe con l’ospite. Questa fase permette di definire gli obiettivi individualizzati del progetto

Il Programma Terapeutico Riabilitativo, discusso e rivalutato con cadenza trimestrale all’interno della riunione d’équipe, si evolve progressivamente da una situazione iniziale di maggiore tutela dell’ospite, in cui prevalgono attività e interventi all’interno della struttura, a una situazione di progressiva esplorazione e sperimentazione di contesti e ambiti esterni, nel tempo libero, nel lavoro, nella scuola… 

Area terapeutica

  • Psicoterapia individuale
  • Gruppo psicoterapeutico relazionale
  • Gruppo psicoeducativo
  • Attività di supporto familiari
  • Interventi di gruppo su temi specifici

Area riabilitativa

  • Laboratorio d’arte
  • Laboratorio cucina
  • Laboratorio di ortoflorovivaismo
  • Laboratorio di in-formazione
  • Tempo libero
  • Laboratorio di quotidianità

All’interno del percorso comunitario ciascun ospite può usufruire di borse lavoro.

La borsa lavoro di primo livello è offerta in collaborazione con la Cooperativa sociale Volando Service ETS. Questa prevede la coltivazione dell’orto, del frutteto e la trasformazione dei prodotti all’interno del progetto Agricola. Questa esperienza è svolta interamente con un affiancamento da parte della Comunità.

La borsa lavoro di secondo livello è svolta all’esterno, in autonomia, con il monitoraggio del Responsabile inserimenti lavorativi. Questa è realizzata con la collaborazione di aziende del territorio che accolgono gli ospiti in diversi ambiti di impiego.

uno sguardo
nella comunità