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La testimonianza di Laura: dopo una discesa c’è sempre una salita, che riserva grandi cose!

Ho conosciuto IL VOLO ONLUS grazie al mio CPS (centro psico-sociale), prima di arrivare qui, per l’esattezza l’11 aprile di due anni fa. 
Inizialmente non volevo entrare e iniziare il mio percorso, poi mi sono convinta che sarebbe stata la cosa giusta e che mi avrebbe aiutato ad affrontare la mia vita.
Ad oggi posso dire che è stato davvero di grande aiuto!

In comunità ogni giorno sei obbligato a fare diverse attività  laboratoriali, altrimenti nel fine settimana non hai il permesso d’uscita, questo mi ha permesso di essere maggiormente attiva nello svolgere mansioni, attività. Inoltre i colloqui individuali con il Dott. Damiano mi hanno permesso di avere uno spazio per me; a casa non mi ascoltava nessuno.

Di momenti di fragilità ne ho vissuti tanti; in quei momenti il pensiero fisso era quello di andarmene.
È stato grazie al sostegno di tutti, in particolare del mio fidanzato e degli operatori che sono riuscita a superarli e a ritrovare la voglia e la motivazione per andare avanti.

Grazie a questi mesi in comunità sono, con il tempo, riuscita a riprendermi, sono riuscita a mettermi maggiormente in gioco; mentre scrivo penso che tra i momenti belli, uno è accaduto non molto tempo fa, ossia l’ultima sera qui a Villa Ratti. Durante la riunione serale tutti gli altri ospiti, ormai amici, mi hanno fatto una sorpresa stupenda: un cartellone gigante con una frase dedicata interamente a me e un giubbetto bellissimo, ovviamente di colore rosa (il mio preferito in assoluto!!).

La mia vita è cambiata in meglio, perché ho sempre pensato di non farcela, ma qui mi hanno fatto capire che dopo una discesa c’è sempre una salita che riserva grandi cose!
Quindi non posso far altro che sottolineare l’importanza di sostenere l’attività de IL VOLO ONLUS anche attraverso la scelta del 5×1000, perché ci permette di avere una vita migliore. 

5×1000: fai la tua scelta a favore dei giovani con disturbi psicosociali

Ci siamo, come ogni anno, bisogna iniziare a pensare alla dichiarazione dei redditi. Non è di certo una di quelle cose in cui non vedi l’ora di buttarti (molto meglio una cena fra amici o una passeggiata all’aria aperta! Non c’è dubbio)… ma un buon motivo per guardarla sotto una luce più benevola c’è: è la possibilità di decidere come trasformare una impersonale imposta sul reddito in qualcosa di prezioso e speciale per ragazzi e ragazze con disturbi psico-sociali.

Il tuo 5×1000 infatti puoi decidere di destinarlo a IL VOLO ONLUS e contribuire così al percorso di prevenzione, cura e reinserimento sociale e lavorativo di decine di giovani con disturbi psicosociali – anche gravi! 

Di seguito abbiamo raccolto alcune tra le domande più frequenti al riguardo, per chiarire ogni dubbio e contribuire tutti insieme al nuovo inizio dei giovani e delle famiglie che si affidano a IL VOLO.

1) Cos’è il 5×1000?
Il 5×1000 è un particolare tipo di donazione che proviene dall’imposta sul reddito delle persone fisiche – IRPEF – come stabilito dalla Legge Finanziaria del 2006. Chiunque presenti la dichiarazione dei redditi può scegliere di destinare la propria quota, pari al 5×1000, a finalità di sostegno di particolari enti no profit, o di finanziamento della ricerca scientifica, o universitaria e sanitaria, compilando, con firma e codice fiscale dell’associazione, l’apposita sezione sulla dichiarazione dei redditi.

2) Chi può donare il 5×1000 a IL VOLO ONLUS?
Ha la possibilità di destinare il 5×1000 delle proprie tasse ad una specifica associazione chiunque fa la dichiarazione dei redditi, presentando i modelli: REDDITI (Ex UNICO), CERTIFICAZIONE UNICA, MODELLO 730.

3) Non ho l’obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi: posso comunque donare il 5×1000 a IL VOLO ONLUS?
Sì: compila la scheda integrativa per il 5×1000 che trovi nel tuo CU in busta chiusa allo sportello di un ufficio postale oppure a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (Professionista, CAF…).

Ricordati di scrivere sulla busta la seguente dicitura “SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO, DEL CINQUE E DEL DUE PER MILLE DELL’IRPEF”, seguita dal nome, cognome e codice fiscale del contribuente.

4) Cosa succede se dimentico di indicare il codice fiscale?
Dimenticandoti di inserire il codice fiscale a cui vuoi destinare il 5×1000, le somme saranno ripartite in maniera proporzionale in base al numero di preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria.

5) Entro quando posso fare la dichiarazione dei redditi?
REDDITI (EX UNICO) Persone Fisiche deve essere presentato entro i termini seguenti:

  • entro il  01 luglio 2019 se la presentazione viene effettuata in forma cartacea per il tramite di un ufficio postale;
  • entro il 30 settembre 2019 se la presentazione viene effettuata per via telematica, direttamente dal contribuente ovvero se viene trasmessa da un intermediario abilitato alla trasmissione dei dati.

MODELLO 730 precompilato e/o ordinario deve essere presentato entro:

  • l’8 luglio 2019 nel caso di presentazione al sostituto d’imposta;
  • il 23 luglio 2019 nel caso di presentazione ad un intermediario (al Caf o al professionista).

I termini che scadono di sabato o in un giorno festivo sono prorogati al primo giorno feriale successivo.
L’invio telematico della CERTIFICAZIONE UNICA (sia per redditi di lavoro dipendente che di lavoro autonomo) all’Agenzia delle Entrate deve essere effettuato entro il 7 marzo 2019; mentre il datore di lavoro invierà la CU al dipendente e/o lavoratore autonomo entro il 1 aprile 2019 (in quanto il 31 marzo cade di domenica). Tutte le scadenze fiscali possono essere prorogate. Per tale motivo, in casi sia necessario, è buona prassi informarsi presso l’Agenzia delle Entrate sugli eventuali ulteriori termini per presentare o rettificare la dichiarazione dei redditi.

6) Cosa fare praticamente per destinare il 5×1000 a IL VOLO ONLUS?
Per destinare il tuo 5×1000 a IL VOLO ONLUS dovrai semplicemente mettere la tua firma nel riquadro che riporta la dicitura “Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale…” e scrivere il nostro codice fiscale 02184190961.

 

Festa del Papà: la testimonianza di Paolo

Mi chiamo Paolo ho 63 anni e mio figlio, che ad oggi ne ha 31, soffre di un disturbo borderline di personalità di tipo narcisistico, diagnosticato nel 2012.

Mi è stato chiesto di scrivere alcune riflessioni sulla mia esperienza accanto a mio figlio durante il percorso terapeutico-riabilitativo a Villa Ratti in occasione della festa del papà e ho accolto questa richiesta con piacere! Parlerò quindi un po’ di me, anche se i problemi affrontati sono stati equamente divisi con mia moglie.

Penso che quello che mi è successo sia una delle cose più brutte che possano capitare ad un genitore; un figlio con disturbi di questo tipo crea un malessere costante e una altrettanto costante preoccupazione per il futuro.

È una situazione difficile da affrontare e chiedere aiuto anche per me stesso è stato fondamentale, necessario, per imparare a gestire e superare i vari stati d’animo che io e mia moglie ci siamo trovati davanti.

Inizialmente quando il disturbo di L. è diventato evidente il mio sentimento era di vergogna per due aspetti: il primo si riferisce al fatto che lui mi considerava una delle cause principali del suo malessere e per me era difficile rapportarmi con la gente, fatta eccezione per pochi amici intimi che ci sono sempre stati vicini; il secondo era causato dal fatto di aver visto inizialmente mio figlio come un ostacolo alla possibilità di avere una vita serena.

La possibilità di incontri mensili con il gruppo familiare a Villa Ratti è stata un aiuto grande! In quelle occasioni infatti ho potuto incontrare molte persone con gli stessi miei problemi e a volte, anche egoisticamente, mi rendevo conto che c’erano situazioni peggiori della mia.

Di volta in volta ho compreso sempre più chiaramente che per quanto io stessi male L. stava peggio di me!

Il confronto con gli altri genitori mi ha aiutato a sviscerare i problemi e a cercare e imparare, modi diversi per rapportarmi meglio con mio figlio. Durante questi incontri, guidati dalla Psicologa familiare de IL VOLO, ho avuto la fortuna di allacciare alcune amicizie con altri genitori che frequento piacevolmente tuttora e con le quali mi confronto sui problemi dei nostri figli.

Queste nuove relazioni, questi incontri sono stati e sono per me e anche per mia moglie una ricchezza in quanto parlare di questi problemi con chi non ne ha avuto esperienza è molto difficile. Un disturbo della mente nonostante sia altrettanto grave quanto una malattia del corpo, ancora oggi viene – nella maggior parte dei casi – percepito come un disagio o poco più.

Il mio grazie va a tutti i professionisti de IL VOLO e a tutti coloro che in molti modi sostengono, anche economicamente, questa realtà preziosa, che ha dato tanto a me e alla mia famiglia.

Oggi, da papà!, spero vivamente che mio figlio possa continuare il suo percorso, avere in futuro un’esistenza migliore e un bel rapporto con il fratello; quanto a me e a mia moglie speriamo di poterlo aiutare il più a lungo possibile.

Fragilità che si incontrano: non solo beneficiari, ma anche sostegno per altri

Giovani con disturbi della personalità e ospiti di una residenza sanitaria per persone con disabilità, insieme, a lavorare nell’orto.

È questo il progetto di collaborazione settimanale tra IL VOLO e Fondazione Stefania.

Un momento sempre intenso e fortemente incoraggiante tra persone con fragilità diverse, ma che proprio in queste fragilità trovano un elemento di incontro, di supporto e di stimolo vicendevole.

Nel contesto dell’orto vengono infatti svolte attività semplici (per quanto il concetto di semplice sia a volte solo un’opinione quando si tratta di disabilità grave…) ma dal grande impatto, perché capaci di toccare le persone nei loro aspetti più intimi, l’attenzione è immediatamente catturata dalla relazione con l’altro, una relazione spontanea e mediata solo in parte dagli operatori presenti.

Il coinvolgimento e l’entusiasmo degli ospiti de IL VOLO e di Fondazione Stefania è l’importante frutto di un lavoro che va avanti e cresce da oltre un anno, supportato da verifiche puntuali e da progettazione congiunta da parte degli operatori delle due strutture che guarda al miglioramento del benessere delle persone coinvolte.

E proprio con questo obiettivo nelle scorse settimane abbiamo deciso di fare un grosso passo avanti, organizzando un incontro formativo dedicato agli ospiti della Comunità Terapeutico-riabilitativa Villa Ratti.

Infatti essere capaci di dare un sostegno ad altri ha sicuramente molto a che vedere con attitudini personali – magari innate – ma è altrettanto fondamentale avere dei riferimenti teorici e delle indicazioni operative per avvicinarsi alla disabilità in modo più consapevole e poter dare così il proprio aiuto in modo più efficace.

La pedagogista della struttura residenziale “Luigi e Dario Villa” di Muggiò, insieme agli educatori professionali coinvolti nel progetto, hanno guidato gli ospiti di Villa Ratti attraverso esempi concreti nelle dinamiche della disabilità, mostrando in modo chiaro quanto la conoscenza della persona e della sua disabilità siano il primo passo per un aiuto che risponda ai bisogni dell’altro.

Gli ospiti di Villa Ratti si sono così potuti sperimentare in una veste “nuova”, ovvero quella di persone coinvolte in una relazione non come beneficiari ma come sostegno per altri e questo ha immediatamente attivato riflessioni e attenzioni messe in atto già dal giorno dopo:

le ruote della carrozzina di Franco saranno subito pulite appena usciti dall’orto, perché Franco non sopporta lo sporco e – capito questo problema – Elisa non permetterà più che Franco rimanga arrabbiato per lunghe ore e che un po’ di terra rovini il tempo trascorso insieme a Villa Ratti

anche questo vuol dire essere sostegno per gli altri, saper cogliere il bisogno.

 

Gabriele Paleari, educatore e responsabile del progetto per IL VOLO ONLUS

Con le uova di cioccolato de IL VOLO sarà una Pasqua speciale

Iniziativa a sostegno dei percorsi terapeutico-riabilitativi di persone con disturbo della personalità presso Villa Ratti

200 grammi di finissimo cioccolato al latte e fondente che, con una donazione minima consigliata di 10 €, si trasformeranno in ore di terapia, di attività riabilitative, di sostegno alle famiglie e di reinserimento lavorativo!

Le uova de IL VOLO possono essere prenotate scrivendo a m.fontana@ilvolo.com, accordandosi per il ritiro, oppure potranno essere acquistate direttamente presso i banchetti che verranno realizzati dopo le celebrazioni alle chiese di Monticello Brianza e Torrevilla il 13 e 14 aprile (Via XXIV Maggio, 4 – Via IV Novembre, 7 Monticello LC).

Inoltre, grazie alla generosa disponibilità di Federica Ghizzoni, martedì 16 aprile ci troverete presso la Galleria Federica Ghizzoni a Milano!

Tra le tante uova di cioccolato, scegliere quelle de IL VOLO ONLUS vuole dire sostenere concretamente l’impegnativo percorso terapeutico-riabilitativo dei 20 ospiti con disturbo della personalità di Villa Ratti e i progetti di prevenzione e di sensibilizzazione sulla salute mentale promossi sa IL VOLO.

Per qualsiasi informazione o richiesta scrivi a Marta Fontana: m.fontana@ilvolo.com

EMDR: per tornare a narrare il trauma

Trauma /tràu·ma/ sostantivo maschile
“1. Lesione prodotta nell’organismo da qualsiasi agente capace di un’azione improvvisa e
rapidissima, che può produrre fenomeni locali o modificazioni generali dell’organismo.
2. FIG. Evento negativo, che incide sulla persona e la disorienta.”

Dizionario della Lingua Italiana

Quando pensiamo ad esperienze traumatiche spesso richiamiamo alla mente eventi a forte impatto quali terremoti o guerre che coinvolgono popolazioni su vasta scala ma, in realtà, la definizione di trauma è molto più complessa.
Secondo il manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, il trauma si configura all’incirca come un’esperienza, diretta o indiretta, di un evento potenzialmente mortale che coinvolge a sé stessi o a conoscenti stretti. Accanto a questa definizione, però, viene identificata come traumatica anche la trascuratezza nelle cure e la mancanza di soddisfazione dei bisogni del bambino in modo continuativo e ripetuto.

A tutti questi eventi, solitamente, segue poi una reazione personale di sofferenza psicologica molto variabile, infatti, non tutti coloro che assistono o subiscono un evento traumatico sviluppano una patologia ad esso correlata, tuttavia è ormai assodato (grazie al numero sempre crescente di studi in materia) come esperienze in qualche modo traumatiche sono spesso correlate ad altre patologie mentali (es. depressione).
In molti casi, il nostro cervello ci consente di elaborare informazioni traumatiche e di renderle, quindi, “innocue”, ordinate e immagazzinate nella nostra memoria, accessibili al ricordo e narrabili. Questo avviene in parte durante il giorno, quando siamo svegli e, in parte durante il sonno grazie all’alternarsi delle fasi REM (Rapid Eye Movement) e non, garantito da una complessa interazione tra neurotrasmettitori.
Talvolta, tuttavia, ad esempio di fronte ad eventi di stress estremo, questo meccanismo innato e naturale non basta e le informazioni dolorose e stressanti non riescono ad essere processate e portano a sperimentare vissuti di grande difficoltà.

Anni di studi e ricerche hanno permesso di sviluppare un trattamento particolarmente efficace nella cura di tali disordini, l’EMDR (Eye Moviment Desensitization and Reprocessing) che, praticato da terapeuti esperti, formati e autorizzati, si basa su un meccanismo simile a quello che naturalmente avviene a livello cerebrale e consente di rielaborare, organizzare e gestire i ricordi dolorosi legati all’esperienza traumatica, per renderli nuovamente accessibili e narrabili alla persona e ridurre le difficoltà emotive ad essi connesse.

All’interno della Comunità Terapeutico Riabilitativa Villa Ratti intraprendono un percorso di cura persone che nella propria vita hanno subito o vissuto esperienze a diversi livelli traumatiche.
Il 64% degli 
ospiti, infatti, durante il racconto della propria storia di vita ha riportato almeno un’esperienza traumatica subita (violenza, bullismo, incidenti gravi,…).

Per questo motivo, e per conoscere a fondo una metodologia di cura e le sue ripercussioni sulla vita quotidiana, nonché i benefici nel medio e lungo termine, presso la Cooperativa IL VOLO si sono svolte alcune formazioni specifiche su Trauma e EMDR, che hanno visto la conduzione di esperti riconosciuti in ambito internazionale e la partecipazione di tutto il personale impegnato nella cura e nell’assistenza ai giovani ospiti della Comunità, a sottolineare l’importanza dell’aggiornamento continuo sulle diverse possibilità di cura e trattamento e del confronto con esperti sul lavoro presso la nostra realtà.

Per approfondire
www.emdr.it

Dott.ssa Paola Vimercati

Nicole: “Sono già passati 10 anni dal mio percorso a Villa Ratti”

Lettera aperta ai giovani che intraprendono e intraprenderanno il percorso terapeutico-riabilitativo per affrontare il Disturbo Borderline di Personalità

“Sono stata ospite a Villa Ratti nel 2008, dopo che mi avevano diagnosticato il disturbo di personalità “borderline”.

È stata molto dura! Bisogna stringere i denti e fare tante attività e si fa fatica a capire al momento perché siano utili. Bisogna vivere lontano da tutto e tutti con un gruppo di sconosciuti ognuno con il proprio problema, senza la possibilità di ricorrere alle solite scappatoie per sopportare la quotidianità.

Una volta entrati in comunità si è faccia a faccia con se stessi e i propri demoni, può essere doloroso, ma nessuna delle fatiche sopra elencate sarà mai pesante come vivere la vita di tutti con le catene dell’essere borderline (o qualsiasi disturbo si abbia) alle caviglie.
Noi ragazzi delle comunità abbiamo avuto la sfortuna di vivere una vita di solitudini, senza una guida o l’ascolto giusto. In comunità queste cose ci sono e ci permettono di metterci in gioco per aprirci e sistemare tutte le ferite di una vita.
Io sono guarita, davvero, significa che non devo più assumere dei farmaci.

Ho avuto la fortuna di continuare la terapia anche dopo la comunità e così facendo non ho mai smesso di volermi prendere cura di me, ho avuto la fortuna di avere dei genitori che nonostante gli errori commessi in buona fede non hanno mai perso la speranza che io sarei stata bene prima o poi.
Due anni fa ho perso i miei genitori e sono rimasta in piedi, andando avanti si impara ad avere un pizzico di fiducia nel fatto che tutto passa, anche un dolore forte come questo.

Prima della comunità ero arrivata a essere una che non amava se stessa o la vita in generale, ero una pallina del flipper che si muoveva vorticosamente senza meta, fino al giorno (che ho odiato) in cui i miei genitori mi hanno obbligata a iniziare il percorso in comunità, ora quel giorno lo ricordo come il giorno in cui mi hanno salvata, penso che non ce l’avrei mai fatta ad avere una casa, un lavoro fisso, un ragazzo, tanti amici e tante passioni nella vita se non mi fossi affidata ai medici e operatori de IL VOLO ONLUS.
Loro mi hanno insegnato ad andare avanti e lo hanno fatto ricordandomi che ogni esperienza negativa o positiva ci insegna qualcosa, qualcosa che ci portiamo dietro per affrontare la sfida successiva essendo più preparati.
Hanno creduto in me e senza di loro, senza la loro guida e supporto non avrei mai potuto essere qui oggi “non borderline” a raccontare la mia storia con un sorriso sulle labbra.

Ogni percorso è a sé non tutti hanno avuto la mia esperienza, ma se c’è un pizzico di volontà nello stare meglio sono convinta che tutti possano guarire, abbiate fiducia anche quando sembra impossibile!

Nicole

 

Premio Alice per la Vita: un riconoscimento per l’impegno de IL VOLO

Sabato 19 gennaio presso il Teatro dell’oratorio San Luigi di Monticello Brianza, l’Associazione Amici del Teatro e dello sport di Monticello Brianza, hanno messo in scena un nuovo e divertente spettacolo “Delitt a l’umbra de la Madunina“.

Gli attori de gli Amici del teatro e dello sport di Monticello Brianza

Tutti gli attori – bravissimi! – ci hanno regalato due ore di risate e divertimento, ma non solo!

Infatti al termine della serata è stato consegnato a IL VOLO il premio “Alice per la Vita” in memoria di Alice Redaelli.

“Il premio “Alice per la vita” nasce nel 2008  – ci spiega Ernesto Motto, presidente dell’associazione e amico de IL VOLO – a seguito di un momento difficile per gli Amici del teatro e dello sport di Monticello Brianza: a luglio viene a mancare a soli sedici anni Alice Redaelli, figlia della costumista Lina e dell’attore e scenografo Aldo, a causa di una malattia incurabile.

Claudio, educatore de IL VOLO, Ernesto Motto e Lina Redaelli durante la consegna del premio “Alice per la Vita”

Per ricordarla si realizza l’idea di istituire questo premio: una semplice targa che viene consegnata ad enti o associazioni del territorio monticellese che si contraddistinguono per attività di beneficenza oppure nel sociale.

Quest’anno abbiamo scelto di consegnare questo riconoscimento a IL VOLO per i suoi progetti per il reinserimento sociale di ragazzi che soffrono del disturbo psichico di personalità borderline.”

L’emozione è stata grande e anche la gratitudine per questo importante premio, perché non solo riconosce il valore del lavoro quotidiano dell’équipe de IL VOLO e dell’impegno dei giovani ospiti nel loro percorso, ma anche di quanto sia essenziale l’attenzione e la vicinanza della comunità di Monticello Brianza e di ciascuno per affrontare i disturbi psichici e raggiungere insieme i migliori risultati possibili.

Non ci resta che dire, ancora una volta, GRAZIE a tutti!

 

 

La testimonianza di Michela: “La mia porta si aprirà di nuovo per vivere ancora un giorno felice con IL VOLO”

Ciao,

mi chiamo Michela e questo Natale ho avuto come ospiti sei ragazzi della Cooperativa IL VOLO.

Questa idea di ospitare qualcuno che non abbia una famiglia o che per vari problemi non possa trascorrere queste festività con i propri cari è da molti anni che mi balena nella testa. Avendo tre bimbi piccoli, Veronica 8 anni, Lucrezia 5 anni e Gregorio 22 mesi ho dovuto aspettare che almeno due di loro crescessero un po’ per poter portare a termine la mia idea.

Poi un giorno come per magia circa 15 giorni prima di Natale arriva la lettera della comunità dove veniva spiegato chi sono gli ospiti di questa struttura. La mia mente si è illuminata e così ho preso coraggio e ho fatto questa proposta di avere come ospiti il giorno di Natale i ragazzi della Comunità.
Ho sperato tanto che tutto ciò si avverasse. Dopo pochi giorni è arrivata la conferma.

Ero la persona più felice sulla terra, anche se ammetto che un po’ di paura davanti a questa “nuova avventura” l’ho avuta.
Io e i responsabili della Comunità eravamo pronti per condividere questa proposta.

I ragazzi, quando li ho accolti, mi hanno “travolto” con la loro stretta di mano e la loro curiosità, che gli si leggeva in volto, di vivere un giorno “diverso” .
Mia figlia Veronica (la più grande) è stata colpita dalla simpatia di Elly che l’ha coinvolta in balli e le insegnava parole in spagnolo, la spensieratezza, e tutto ciò che mi ha riempito il cuore di felicità.
I ragazzi sono stati molto gentili, educati, due di loro hanno raccontato un po’ il motivo per il quale sono in questa struttura. Li ho visti molto sereni, felici e anche un po’ timidi, ma molto aperti pur essendo in una casa di persone mai viste.

È stata un’esperienza molto importante e significativa, soprattutto per mia figlia, che tuttora chiede quando possiamo organizzare un’altra festa con “I ragazzi del Volo” (così li chiama).

Per dei piccoli problemi personali devo aspettare un po’ di tempo per poter “riaverli” tra noi, ma appena mi sarà possibile la mia porta si aprirà di nuovo per vivere ancora un giorno felice con tutti loro.
Ringrazio tutti coloro che hanno trasformato il mio sogno in realtà.
Grazie ai responsabili, ai collaboratori della Comunità e un grazie particolare a Gabriele e a Michela che hanno accompagnato i ragazzi il giorno di Natale.
Spero di poter conoscere tutto il vostro staff di persona.
A presto!
Grazie di Cuore
Michela

Dicembre 2018 –  Monticello Brianza

Natale con IL VOLO

Questo Natale puoi scegliere dei regali speciali: i regali solidali de IL VOLO ONLUS che sostengono il percorso dei giovani con Disturbo Borderline della Personalità e le loro famiglie.

Sabato 8 dicembre e domenica 9 dicembre potrai trovare i nostri volontari al termine delle celebrazioni delle chiese di Monticello Brianza (Via XXIV Maggio, 4 ) e della frazione di Torrevilla  (Via IV Novembre, 7) e scegliere direttamente il tuo regalo natalizio tra: marmellate, sott’olio di zucca e peperoncino, miele e biscotti con crema di cioccolato e nocciole.

Se vuoi avere maggiori informazioni o non riuscissi a raggiungere Monticello Brianza proprio in quei giorni, scrivi a m.fontana@ilvolo.com e prenota i tuoi doni natalizi!