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Save the Date! Il 1 ottobre al PAC torna l’asta benefica Scusate il Disturbo

Se questa immagine vi sembra famigliare è perché sapete di cosa stiamo parlando: l’Asta benefica Scusate il Disturbo 2019, torna anche quest’anno il 1 ottobre al PAC di Milano.

Con la collaborazione di Sotheby’s e grazie ai tanti artisti che hanno deciso di supportare IL VOLO – ONLUS, verranno battute all’asta importanti opere d’arte e di design e esperienze esclusive di moda e spettacolo.

Il ricavato della serata andrà a sostenere i percorsi di inserimento lavorativo dei giovani ospiti della Comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ratti, quindi segnatevi questo importante appuntamento in agenda e non mancate!

Insieme la montagna non è un ostacolo!

 

Un giorno a settimana, negli orti de IL VOLO ONLUS, lavorano fianco a fianco gli ospiti con Disturbo Borderline di Personalità di Villa Ratti e gli ospiti con disabilità fisiche e cognitive della residenza sanitaria di Fondazione Stefania.

La collaborazione tra queste due realtà è ormai consolidata e ha portato poche settimane fa, nel caldo agosto, ad organizzare una gita a cui hanno partecipato un gruppo di ragazzi de IL VOLO e  alcuni ospiti di Fondazione Stefania, che insieme hanno trascorso una giornata in Valsassina, tra i sentieri vicino a Pasturo.

Persone con difficoltà diverse si sono messe in gioco e hanno sperimentano cosa significa prendersi cura l’uno dell’altroE’ stato un momento di forte condivisione in cui i ragazzi hanno potuto confrontarsi, in un contesto inedito come quello della montagna, con esigenze e bisogni diversi dai loro. Specchiandosi nelle fragilità altrui hanno potuto riflettere sulle proprie, come si legge in queste bei pensieri scritti dai alcuni ragazzi che han preso parte alla giornata con Fondazione Stefania:

“Spesso ci si lascia condizionare dalla paura di non possedere le necessarie capacità e di non saper far fronte ai potenziali pericoli e si rimane bloccati nella propria passività. perdendo delle occasioni.
Perché di questo si tratta, del privilegio di confrontarsi a livello fisico ed emotivo con realtà estremamente lontane dalla nostra.
Una semplice passeggiata tra le montagne, con le dovute accortezze e precauzioni, può trasformarsi in uno scambio profondo con il disabile che affidandosi completamente a te, rievoca istinti primordiali di fiducia e protezione reciproca.
Basta davvero poco per trasformare lo status psicofisico di persone in condizioni molto gravi, che per questioni logistiche non possono beneficiare di tutto quel che noi tendiamo troppo spesso a dare per scontato.
Basta un pizzico di volontà e di voglia di mettersi in gioco, il legame che si crea non vi farà di certo, rimpiangere l’investimento!”

Andrea – Ospite di Villa Ratti

“La disabilità, ed in particolare la relazione d’aiuto, sono state uno specchio delle mie fragilità: una fonte di spunti per affrontare le mie problematiche. Passare una giornata con il gruppo della Fondazione Stefania ha messo a nudo le loro difficoltà in un contesto diverso dal solito, non strutturato per la loro accoglienza. Da come abbiamo affrontato la situazione abbiamo tratto vantaggio entrambi. Per me è importante sapere che non posso arrivare dappertutto o soddisfare ogni loro desiderio, ma che va benissimo così. Niente perfezione,solo larghi sorrisi.”

Francesca – Ospite di Villa Ratti

 

Rapporto sulla Salute Mentale 2018, cosa ci raccontano i dati del Sistema informativo per la salute mentale

Il 26 giugno 2019 il Ministero della Salute ha pubblicato l’annuale Rapporto sulla Salute Mentale, in cui vengono illustrati nel dettaglio i principali dati sull’utenza, le attività e il personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia riferiti all’anno 2017.

I Sistema Informativo Salute Mentale (SISM) costituisce la principale fonte informativa utilizzata per la redazione di tale rapporto e fornisce una panoramica a livello nazionale.

Numerose sono le analisi che emergono dai dati del SISM di cui una breve sintesi viene riportata in seguito, per maggiori approfondimenti e la lettura del testo completo clicca qui.

In Italia gli utenti psichiatrici assistiti dai servizi specialistici nel corso del 2017 ammontano a 851.189 unità (mancano i dati della P.A. di Bolzano), con tassi standardizzati che vanno dal 79,9 per 10.000 abitanti adulti in Sardegna fino a 230,1 nella regione Puglia (valore totale Italia 169,4). Gli utenti sono di sesso femminile nel 53,5% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,6%). In entrambi i sessi risultano meno numerosi i pazienti al di sotto dei 25 anni mentre la più alta concentrazione si ha nella classe 45-54 anni (25,3% nei maschi; 23,5% nelle femmine).

Nel 2017 i pazienti che sono entrati in contatto per la prima volta durante l’anno con i Dipartimenti di Salute Mentale ammontano a 335.794 unità. I tassi degli utenti trattati per gruppo diagnostico evidenziano importanti differenze legate al genere. I tassi relativi ai disturbi schizofrenici, ai disturbi di personalità, ai disturbi da abuso di sostanze e al ritardo mentale sono maggiori nel sesso maschile rispetto a quello femminile, mentre l’opposto avviene per i disturbi affettivi, nevrotici e depressivi. In particolare per la depressione il tasso degli utenti di sesso femminile è quasi doppio rispetto a quello del sesso maschile (29,2 per 10.000 abitanti nei maschi e 48,3 per 10.000 abitanti nelle femmine).

Le prestazioni erogate nel 2017 dai servizi territoriali ammontano a 11.474.311 con una media di 15,3 prestazioni per utente. Complessivamente il 78,1% degli interventi è effettuato in sede, il 7,9% a domicilio e il resto in una sede esterna. Gli operatori prevalenti sono rappresentati da medici (31,6%) ed infermieri (45,1%); il 31,2% degli interventi è rappresentato da attività infermieristica al domicilio e nel territorio, il 24,1% da attività psichiatrica, il 15,6% da attività di riabilitazione e risocializzazione territoriale, il 6,5% da attività psicologica psicoterapica e il 6,0% da attività di coordinamento; la quota restante riguarda attività rivolta alla famiglia e attività di supporto. Inoltre le giornate di presenza presso strutture residenziali sono pari a 11.549.682 per 32.515 utenti; la durata media del trattamento a livello nazionale è pari a 815,8 giorni.

Nel 2017 il numero complessivo di accessi al Pronto Soccorso per patologie psichiatriche ammonta a 592.226, che costituiscono il 2,8% del numero totale di accessi al pronto soccorso a livello nazionale (n = 20.798.369). Il 13,1% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita in ricovero, di cui la metà nel reparto di psichiatria. Inoltre il 26% dei ricoveri per problemi psichiatrici registra una diagnosi di Schizofrenia e altre psicosi funzionali. Il 72,6% del totale degli accessi in Pronto Soccorso per problemi psichiatrici esita a domicilio.

Per quanto concerne i farmaci erogati in regime di assistenza convenzionata si evince che per la categoria degli Antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 350 milioni di euro con un numero di confezioni superiore a 35 milioni. Per la categoria degli Antipsicotici la spesa lorda complessiva è superiore a 72 milioni di euro con un numero di confezioni che supera i 5 milioni. Per la categoria Litio la spesa lorda complessiva è di circa 3,6 milioni di euro con un numero di confezioni pari a 879.231.

Con riferimento all’anno 2017 il costo medio annuo per residente dell’assistenza psichiatrica, sia territoriale che ospedaliera, è pari a € 78,00 calcolato dividendo il costo complessivo dell’assistenza psichiatrica per la popolazione adulta residente nel 2017. Per quanto riguarda l’assistenza psichiatrica territoriale il costo complessivo ammonta a 3.733.961 (in migliaia di euro), di cui 1.758.629 (in migliaia di euro) per l’assistenza ambulatoriale e domiciliare, 478.320 (in migliaia di euro) per l’assistenza semiresidenziale e 1.497.012 (in migliaia di euro) per l’assistenza residenziale.
Nel 2017 il sistema informativo salute mentale ha rilevato dati di attività di 1.481 servizi territoriali, 2.346 strutture residenziali e 908 strutture semiresidenziali che si riferiscono a circa il 92% dei DSM.

“Siamo chiamati a seminare, per cambiare delle vite” – La Testimonianza di Claudia

Claudia sta studiando per diventare educatrice e ha trascorso 6 mesi di tirocinio a Villa Ratti. Terminato qui il suo percorso, ha salutato lo staff con una lettera in cui esprime la sua gratitudine verso i suoi colleghi e verso la comunità. Quella lettera è appesa alla bacheca nell’ufficio degli educatori e dice così:

“I giardinieri hanno imparato che non si può forzare la natura, che si può solo conoscerla, seguirla e facilitarne i compiti. Se occorre un anno perché nel nostro clima una pesca arrivi a maturazione, è inutile cercare di ottenerla in sei mesi, poiché il frutto che si otterrà non è che l’imitazione esteriore di una pesca; ne avrà la forma e il colore, ,a non il sapore né il valore nutritivo.

I giardinieri, avendo appreso tutto questo con l’esperienza, hanno un’infinita pazienza, sanno bene che non sono loro a far maturarla pesca, ma sanno anche qual è il valore del loro sforzo quotidiana che permette alla natura di dare frutti di una bellezza e di un sapore che non hanno confronto con quelli selvatici”
(J.Drospy)

In questo contesto, penso non ci sia una figura migliore del giardinieri alla quale poter paragonare l’educatore.
Mi piace pensare che siamo chiamati a seminare per cambiare delle vite.
Carlo Maria Martini diceva: “Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto.”

Vi volevo ringraziare, quindi, per avermi insegnato la perseveranza nel continuare a gettare questo seme e a prendermene cura; a starci dentro e a credere nei nostri ragazzi.
Grazie per essere riuscito a farmi cogliere la bellezza dell’attesa di questo frutto e, al tempo stesso, a vivere la fatica dell’aspettare in modo positivo.
Grazie per avere condiviso con me questa parte del mio cammino!
Claudia

L’apertura di Villa Ratti e il tirocinio di Sara

Lunedì 17 giugno Villa Ratti ha aperto i suoi cancelli per accogliere tante persone, che da vicino e lontano sono venute a trovarci per conoscere IL VOLO ONLUS.
Dopo un breve giro nel verde del parco, la Direzione della comunità ha raccontato le attività che si svolgono quotidianamente a Villa Ratti e ha risposto alle numerose domande.
La serata è continuata presso la Trattoria del Volo, dove durante un bel banchetto di prelibatezze brianzole, abbiamo ascoltato l’emozionante testimonianza di Sara, ospite di Villa Ratti e Valeria, proprietaria de Il Sellaio che ci hanno raccontato insieme l’esperienza di tirocinio lavorativo.

Un tirocinio particolarmente riuscito: Sara ha trovato un lavoro e la possibilità di ricominciare e il negozio ha scoperto una risorsa sulla quale contare!

Sara ha voluto ringraziare pubblicamente il negozio di abiti Il Sellaio per la grande occasione che le ha dato e il Dottor Damiano, suo medico psichiatra e psicoterapeuta che le è stato a fianco in tutto il suo percorso.

Ecco le sue parole:

“ Ho iniziato il mio percorso qui a Villa Ratti quando ho preso consapevolezza che avevo davvero bisogno di mettere ordine e serenità nella mia vita, avevo bisogno di essere aiutata a superare il dolore.
Ho fatto altre esperienza comunitarie, ma credo che Villa Ratti davvero ti cambia la vita e la tua interiorità.
Qui ho imparato a credere in ME e a volermi bene. La Comunità de IL VOLO ti sostiene 24 ore su 24 e ti forma per il tuo futuro. Ho partecipato a una serie di borse lavoro interne alla comunità con grande costanza, poi Gabriele (responsabile del progetto di reinserimento lavorativo ndr) ha creduto che ero pronta per intraprendere la mia vera professione e ho cominciato un tirocinio presso un negozio di abbigliamento di lusso di Casatenovo, Il Sellaio e ora ho un contratto a tempo indeterminato!
In futuro vorrei essere un buon esempio per chi intraprende questo percorso, dirgli di concluderlo con tutte le proprie forze! Perché IL VOLO ONLUS ti arricchisce, ti fa capire davvero i valori importanti della vita e ti offre la possibilità di andare avanti e raggiungere LA FELICITA’!”

 

Gli Alpini a Villa Ratti – La testimonianza di Iara

Alcuni giorni fa a Villa Ratti sono arrivati gli alpini. Nel mese della storica adunata a Milano e nell’ambito della riorganizzazione del tempo libero per i ragazzi della comunità, si è tenuta una serata di incontro con il Gruppo Alpini di Torre Villa, che da tempo è accanto a IL VOLO ONLUS con grande impegno e tanta simpatia!

Iara ci racconta così la sua serata:

Il Gruppo Alpini di Torre Villa (frazione di Monticello) ha più volte manifestato piacere nel collaborare con gli Ospiti e gli operatori di Villa Ratti; da ciò nasce l’incontro tenutosi lunedì sera 27 maggio 2019 durante il quale li abbiamo ospitati.

Durante l’incontro ci hanno spiegato che essere alpini significa essere Truppe di montagna dell’Esercito Italiano.
La serata è stata incentrata sulla storia e sul significato di essere un alpino ed è stato illustrato tramite immagini ed un’accurata spiegazione cosa significa e su cosa si basa il loro servizio.
Abbiamo appreso che il loro compito non prevede alcuna forma di retribuzione, sono volontari i quali svolgono svariate attività come per esempio assistenza a persone bisognose, anziani e servizio civile in caso di calamità naturali.

Con il loro contributo sostengono orgogliosi l’immagine dell’alpino, il quale già in tempi lontani era stato premiato per valorose vittorie, come nella Prima Guerra Mondiale nel 1914 e ella Guerra in Etiopia nel 1935.
La nascita di questo corpo militare è stata possibile grazia alla famosa “leva militare” nella quale i giovani del tempo venivano reclutati; una particolarità degli alpini è che, a differenza delle altre forze militari, loro sono tenuti a svolgere il loro servizio nel territorio di provenienza, senza effettuare alcuno spostamento o trasferta.

Alla fine dell’incontro abbiamo potuto porre loro numerose domande rispetto ai loro vissuti e a qualche aneddoto.
È stato un incontro molto interessante e piacevole, dove ci siamo potuti confrontare e apprendere informazioni su un’importante realtà.

Torna la bella stagione e torna il mercatino ortofrutticolo di Agricola!

In vendita tanti prodotti freschi direttamente dal nostro orto, curato dai giovani ospiti di Villa Ratti, che soffrono di disagio psichico e che presso  Agricola hanno la possibilità di svolgere un tirocinio formativo e rinserirsi nel mondo del lavoro, dopo il percorso terapeutico – riabilitativo svolto presso IL VOLO ONLUS.

Seguendo la stagionalità ogni venerdì al mercatino di Agricola troverete diversa frutta e verdura  come spinaci, piselli, mele, pesche, ma anche uova e conserve.

Per rimanere sempre aggiornati sui nostri prodotti seguite la nostra pagina facebook!

Il punto vendita sarà aperto:
tutti i venerdì
dalle 14:00 alle 17:00
presso Villa Ratti – ingresso da Via Verga, 1 – Monticello Brianza

Riapre la Trattoria del Volo, vi aspettiamo il 19 maggio!

 

Vi aspettiamo al Gran Buffet d’inaugurazione
dalle ore 11:30 alle ore 13:00
via Castelbarco, 4 – Casatenovo

TRATTORIA DEL VOLO riapre con una nuova collaborazione tra IL VOLO ONLUS e Il commensale,  realtà che da più di 30 anni opera con esperienza e passione nel mondo della ristorazione.

La Trattoria del VOLO sarà luogo dove gustare la buona cucina della tradizione e di reinserimento lavorativo professionalizzante per i giovani con Disturbo Borderline della Personalità provenienti dalla comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ratti gestita da IL VOLO ONLUS.

ORARI DI APERTURA E CONTATTI
da lunedì a venerdì – dalle 11:45 alle 14:45
tel: 351 8035602 | mail: trattoria@ilvolo.com

Festa della mamma, la testimonianza di Elisabetta

In occasione della festa della mamma mi è stato chiesto di condividere qualche breve riflessione, quale mamma di Maria, ex ospite della Comunità Villa Ratti.

Ho accettato con piacere sia perché sono molto grata a IL VOLO, sia perché l’occasione mi dà spunto di riflettere sulla mia storia di mamma.

La maternità, per me, è stata un’esperienza fortissima che mi ha penetrata nelle più profonde viscere. All’inizio pensavo che tutto fosse facile, che crescere una figlia fosse la cosa più naturale e normale, che bastasse il mio amore, il mio prendermene cura, il mio starle accanto per accompagnarla verso una vita serena.
Poi, quando sorprendentemente le cose non sono andate così, pian piano tutto si è frantumato, tutto si è perso, si è confuso. Mi sono tormentata sul perché di tanto dolore, sul perché non ero riuscita a evitarlo e su cosa avessi potuto fare di tanto sbagliato perché tutto ciò accadesse.

E’ in questo stato d’animo che, dopo tanta fatica e tanta solitudine, siamo entrati a IL VOLO, e dico siamo perché un po’, oltre a Maria, ci siamo entrati anche io e mio marito. All’inizio è stato molto doloroso, mi pareva che per poter dare a Maria la possibilità di prendersi cura di sé, fosse necessario staccarla da me, da noi. L’esperienza che ci si prospettava era del tutto nuova, sconosciuta e, forse per pregiudizio, mi faceva paura.

Poi, giorno dopo giorno, la paura si è sopita, sostituita da una crescente fiducia. Un mondo nuovo e una realtà sconosciuta che si sono dimostrati di grande aiuto per Maria e per noi. Per Maria, l’aiuto è stato nell’inizio della svolta, ma visto che queste righe sono dedicate alla festa della mamma vorrei soffermarmi su quanto io ho ricevuto da IL VOLO.

Per me, per noi, l’esperienza è stata determinante.

Il percorso è stato lungo, a volte faticoso, risalite e ricadute, ma non mi sono mai sentita sola, cosa che prima non mi era mai capitata ed è proprio questo senso di appoggio, di gruppo che mi ha dato il tempo per tanti cambiamenti. Al senso di fallimento bruciante che percepivo all’ingresso si è pian piano sostituita l’accettazione, una buona dose di autoperdono e la voglia di rimettermi in gioco.

Grazie ai colloqui, agli incontri e alle riflessioni suggerite, ho capito che esistevano modi diversi per relazionarmi con Maria, ho capito che tante paure erano mie e non sue e quindi a distinguere, a non confondere, ho capito l’importanza di una comunicazione chiara, l’importanza della coerenza, della fermezza, a rispettare Maria come persona diversa da me, con gusti, aspirazioni e ricerche anche molto differenti. In questo processo è stato fondamentale il sostegno costante di tutti i medici, degli educatori e degli operatori, disponibilità in qualsiasi momento all’ascolto e al consiglio; senza questo tempo che mi ha permesso di staccare dall’ansia del quotidiano per riflettere anche su di me, senza la sensazione di sentirmi giudicata anzi sentendo la presenza di qualcuno che in quel momento è lì per te, tutto questo non sarebbe successo.

Ricordo che all’inizio ero titubante a chiamare in Comunità, nei momenti di difficoltà mi manca molto, ma se mi fermo trovo le risposte, trovo quello che mi avrebbe suggerito Claudio, Micio, Marta o qualsiasi altra persona mi avesse risposto al telefono de IL VOLO.
E poi sono rimaste le amicizie stesse nei gruppi familiari, amicizie sincere, in cui sei te stesso perché tutti condividono le stesse difficoltà. I gruppi familiari sono stati una risorsa importantissima, si riconoscono errori involontariamente commessi, si condividono sofferenze e fatiche avvertendo un minor senso di solitudine.

Per tutto questo sono entrata a IL VOLO piangendo e ne sono uscita piangendo… i motivi erano evidentemente opposti perché nel mezzo c’è stato un mondo di affetti, fiducia, stima e riconoscenza.

Elisabetta Martinelli, mamma