Archivi categoria: Blog e notizie

Tirocinio professionalizzante a Villa Ratti: “Un’esperienza molto forte e molto positiva”

Marika, tirocinante psicologa presso Villa Ratti

E così sono giunta alla fine della mia esperienza di tirocinio a Villa Ratti: sei mesi trascorsi in un lampo, colmi di lavori e di nozioni da apprendere, ma anche pieni di risate ed emozioni.

Sono Marika, ma non la stessa di sei mesi fa: ora sono una ragazza e una professionista più consapevole, più attenta, sensibile e più formata in merito ai disturbi di personalità.

Sono venuta a conoscenza dell’esistenza de IL VOLO ONLUS e della Comunità Terapeutico-riabilitativa Villa Ratti quasi per caso, quando, durante la realizzazione del mio progetto di tesi ero in cerca di strutture che si occupassero di disturbi mentali; in quel momento però non era la realtà utile alle mie ricerche.

Mi sono laureata in psicologia clinica all’Università degli studi di Padova e, giunto il momento della scelta per il mio tirocinio professionalizzante, ho ripensato a IL VOLO e alla sua comunità residenziale dedicata al recupero di persone con disturbo della personalità; sì certo, teoricamente sapevo benissimo cosa fosse, i manuali studiati durante il percorso universitario sono stati tanti, ma nella realtà, nel concreto, nel quotidiano, come vive una persona affetta da questi disturbi? Ero curiosa di entrare in contatto con queste persone, coglierne le sfumature ed approfondire la mia conoscenza.

È molto difficile descrivere questa esperienza a parole, perché le emozioni provate sono state svariate e forti.
Concretamente ho potuto affiancare la psicologa della struttura nella somministrazione dei test agli ospiti in ingresso e delle  interviste sul cambiamento percepito, nella raccolta della storia pregressa degli ospiti e nella stesura dei verbali della riunione settimanale d’equipe a cui ho potuto partecipare regolarmente; oltre a queste attività, molto interessante e formativo è stato l’affiancamento durante i colloqui alla psicologa familiare.

Tutte queste attività mi hanno dato molto dal punto di vista formativo, ma ciò che più mi è stato utile è stato entrare in contatto a pieno con questo mondo. I professionisti di Villa Ratti mi hanno accolta e accompagnata fin dal primo giorno come se fossi una di loro, la loro collaborazione e disponibilità sono state immense e mi hanno messa subito a mio agio. Nel tempo si sono creati con alcuni professionisti quelli che mi sento di chiamare legami poiché, nonostante sia un ambiente molto professionale, c’è sempre stato modo di scambiare chiacchiere, opinioni e risate.

La vera comunità, però, la fanno i giovani ospiti della struttura: loro mi hanno migliorata umanamente, rafforzando in me quella sensibilità che mi ha spinta ad intraprendere la carriera professionale di psicologa e convincendomi ancor di più di questa scelta.

“Vivere a contatto quotidianamente con il disagio altrui non è sempre facile,
spesso mi sono sentita inadeguata o impaurita da certe situazioni
e da determinati comportamenti di alcuni ospiti”

ma ritengo che non ci sia cosa più bella al mondo di avere la possibilità di aiutare nel proprio piccolo chi soffre di un disagio psichico; una parola, un gesto o un semplice sorriso possono migliorare la giornata di qualcuno che sta soffrendo molto.

Stare a contatto con persone affette da disturbo della personalità può essere un lavoro emotivamente molto pesante, ma ci sono state più occasioni in cui mi sono sentita appagata e soddisfatta del lavoro svolto e del rapporto professionale, ma non distaccato, instaurato con gli ospiti.

Un momento in particolare mi ha commosso: quando alcuni ospiti, alla fine del loro percorso, mi hanno chiesto il permesso di abbracciarmi, perché volevano salutarmi con un gesto affettuoso; la felicità e la soddisfazione per quel gesto sono state inasapettate, così come quando ho annunciato ad alcuni ospiti che il mio tirocinio sarebbe finito pochi giorni dopo e mi hanno manifestato il loro dispiacere di non potermi più vedere spesso, chiedendomi di tornare a trovarli ogni tanto.

Che dire? È stata un’esperienza molto forte e molto positiva e mai come oggi penso che le strutture che si occupano del disagio psichico vadano sostenute fortemente, per dare così un’opportunità concreta di migliorare la propria vita grazie all’aiuto di professionisti esperti in disturbi della personalità.

Villa Ratti è stata una piacevole scoperta, una struttura davvero valida, con professionisti competenti ed in gamba, in grado di creare dei progetti riabilitativi molto utili e, soprattutto, efficaci.
L’ambiente di lavoro è ottimo e si respira un clima piacevole nonostante la presenza di persone che vivono un vero malessere.

Se tornassi indietro farei e rifarei ancora questa scelta: IL VOLO ONLUS e la realtà di Villa Ratti mi hanno aperto un mondo molto interessante e affascinante e mi hanno riempito il cuore.

 

Il tuo 5×1000 è fatto della stessa materia dei sogni

Dopo aver visto per la prima volta questo video, mi ci sono voluti alcuni minuti prima di riuscire a dire qualcosa.

Non ho conosciuto personalmente Katia, Pietro, Veronica, Massimiliano, Vittorio e Francesco; loro avevano già terminato il loro percorso a Villa Ratti quando ho iniziato a lavorare qui l’ottobre scorso.
Nelle loro parole, nei loro occhi, vedo però tutta la fatica, la speranza, l’impegno e la gratitudine degli ospiti che oggi stanno affrontando lo stesso percorso terapeutico-riabilitativo.

La stessa materia dei sogni (Il volo) from Claudio Centimeri on Vimeo.

Mi hanno colpito le parole di Katia, che guardando Pietro dice:
Lui è la dimostrazione che comunque si può cambiare!

E se questo cambiamento è possibile è anche grazie a centinaia di sostenitori che ogni anno scelgono IL VOLO ONLUS come destinatario del loro 5×1000, sostenendone le attività e soprattutto dando fiducia alle Katia e ai Pietro che si impegnano ogni giorno per affrontare il Disturbo di Personalità.

Una firma nello spazio dedicato al “Sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale” e il codice fiscale de IL VOLO 02184190961.
Ecco cosa serve!

Quest’anno anche il mio 5×1000 sosterrà l’impegno e la speranza di cambiare e di superare un disturbo, quello Bordeline della Personalità, che è motivo di un grave disagio psichico e di emarginazione sociale e lavorativa.

Spero che tanti altri facciano la stessa scelta!

Marta
Dipendente de IL VOLO ONLUS

 

Supervisione d’équipe: momento di confronto e crescita

Nei contesti di cura della salute mentale, uno degli aspetti più importanti è la centralità del paziente, attorno al quale si definiscono progetti di supporto e affiancamento nelle diverse situazioni di bisogno o difficoltà.

In una comunità psichiatrica, come quella de IL VOLO, questo concetto si amplifica.

L’individualizzazione del progetto terapeutico-riabilitativo porta i singoli operatori a dover riflettere sul modo in cui gli obiettivi generali di ogni area (psicoterapia individuale e di gruppo, cura di sé, laboratori, tempo libero, gestione economica…) possano essere meglio definiti a seconda delle difficoltà e delle risorse specifiche osservate in un ospite, che risulta al centro di ogni riflessione.

A fianco di questo importantissimo pilastro, un ruolo rilevante non può che essere dato anche al confronto all’interno dell’équipe, che porta ad individuare l’indirizzo clinico e riabilitativo da seguire con il singolo ospite e/o con il gruppo degli ospiti: riunioni d’équipe, formazioni interne e supervisioni sono gli spazi in cui ciò avviene, con modalità e obiettivi diversi.

Venerdì 26 gennaio si è tenuto uno degli incontri di supervisione a cui l’équipe de IL VOLO ONLUS partecipa ogni due mesi.

Caratteristica della supervisione, a differenza degli altri momenti d’équipe, è quella di essere un incontro condotto da un professionista esterno agli operatori che quotidianamente lavorano nella Comunità terapeutico-riabilitativa di Villa Ratti.

Il Dott. Saverio Ruberti, Medico Psichiatra, Psicoterapeuta, Didatta della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva e docente presso la scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva CTC (sedi di Como e Torino), ha condotto l’équipe in un lavoro che si concentra principalmente attorno a due tipi di contenuti:

  • situazioni in cui uno o più membri dell’équipe si trovano in difficoltà nel lavorare con un ospite o hanno perplessità rispetto al percorso di un ospite, per svariati motivi (motivazione dell’ospite eccessivamente altalenante, fase di stallo rispetto al raggiungimento degli obiettivi individuati, ripresentarsi di alcuni specifici comportamenti disfunzionali…);
  • temi più ad ampio spettro divenuti parte dell’approccio applicato a Villa Ratti che in alcune situazioni può essere utile rivedere o fare oggetto di nuove discussioni (regole comunitarie, definizione di obiettivi in base alla tipologia di ospiti…)

Perché un simile contesto è importante?

Perché, attraverso domande attente e curiose, il supervisore dà modo di esprimere fatti, opinioni, preoccupazioni, riflessioni e proposte rispetto a un caso clinico o ad un tema, per poi offrire una restituzione professionale che apre ad altri punti di vista e ad altre riflessioni.

Dover “mettere insieme le idee” per presentare una situazione o un modo di lavorare ad una persona che conosce il modello di lavoro, non vivendolo però nel quotidiano, permette di fermarsi a riflettere su aspetti che nel ritmo giornaliero possono talvolta essere dati per scontati, dando loro rilievo e importanza.

Altra caratteristica è la tipologia di confronto all’interno del gruppo operatori, che talvolta risulta essere diversa durante la supervisione poiché viene mediata da un osservatore partecipe che non ha l’obiettivo di dare una soluzione, ma di far emergere i diversi punti di vista affinché si costruisca insieme una nuova possibilità di guardare alla situazione discussa.

Le supervisioni infine accolgono anche importanti momenti di formazione, intesa sia come nozioni teoriche, sia come nozioni pratiche provenienti da contesti di intervento diversi.

Dotato di tutte queste caratteristiche, un tale prezioso contesto è diventato nel tempo lo spazio in cui affrontare anche l’impatto di alcuni eventi o cambiamenti che hanno coinvolto gli operatori e gli ospiti di Villa Ratti negli anni, riuscendo a tenere sempre uno sguardo costruttivo verso nuove prospettive e nuove possibilità.

Claudia Sala
Psicologa – responsabile educatori

Progetto Agricola 2017: un anno di buon raccolto

Il 2017 è stato un anno importante; il progetto Agricola ha infatti fatto emergere chiaramente il potenziale produttivo e lavorativo di questa esperienza.

Due i pilastri della buona riuscita del progetto: il reinserimento lavorativo, che nel 2017 ha coinvolto 8 ospiti provenienti dalla Comunità terapeutico-riabilitativa de IL VOLO ONLUS e una persona inviata da servizi territoriali, e la sostenibilità economica dell’attività, possibile grazie ad un’attenta ed efficace gestione dei metodi di coltivazione utilizzati.

2 tonnellate di frutti e ortaggi, 250 kg di more, ribes, lamponi, mirtilli, 342 kg di zucca, 260 cavoli, 110 verze e 6.480 uova biologiche!

Ma il numero più importante sono le oltre 200 giornate di reinserimento lavorativo delle persone coinvolte nel progetto, ore di reale impegno nel rafforzare e dare seguito al lavoro terapeutico svolto con l’equipe de IL VOLO.

L’attività di orticultura si è sviluppata sia negli spazi all’interno della comunità, dove le 150 piante di mele sono entrate in produzione, sia in due campi esterni frutto della preziosa collaborazione con un privato, proprietario dei campi, a cui va il nostro sincero GRAZIE.

Credere nel Progetto Agricola e affidare la manutenzione e la raccolta della frutta e della verdura dei suoi campi è stato un gesto di fiducia verso il più ampio progetto terapeutico-riabilitativo e di reinserimento lavorativo portato avanti da IL VOLO ONLUS.

Una fiducia per nulla scontata e per questo è ancora più preziosa!

Un’altra tappa importante del 2017 è stata la collaborazione con la Cascina Rampina di Monticello Brianza, dove una parte del raccolto è stata trasformata in ottime marmellate e succhi di frutta.

Occasione di confronto con il mondo del lavoro e per acquisire nuove competenze professionali e relazionali, le giornate di lavoro in Cascina Rampina hanno portato anche la grande soddisfazione di gustare il primo succo prodotto con cui festeggiare insieme l’ottimo lavoro.

Accanto alla produzione agricola negli spazi interni di Villa Ratti e in quelli dei due campi esterni, si sono sviluppate anche l’attività di volontariato sociale e le commesse di giardinaggio.

La collaborazione con La casa di Emma di Besana Brianza ci ha visti impegnati ogni mercoledì in attività di manutenzione del verde e formazione degli utenti alla cura del cavallo; mentre da settembre 2017 abbiamo avviato un’interessante collaborazione con la comunità residenziale per disabili di Casatenovo La mia casa, che prevede il coinvolgimento di tre utenti e di un operatore nelle attività di orto e giardinaggio presso Villa Ratti.

 

Esperienze preziose sono state anche le commesse di giardinaggio, che hanno visto impegnati gli  ospiti attivi nel Progetto Agricola in lavori di potatura di piante d’alto fusto con tecnica di treeclimbing per clienti privati.

Dopo un anno così intenso e ricco di collaborazioni significative, non possiamo che ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto questo progetto e che credono con noi nell’importanza dell’esperienza lavorativa come prosecuzione e completamento del percorso terapeutico-riabilitativo promosso da IL VOLO ONLUS.

L’inizio del nuovo anno ha già portato quattro nuovi lavori, nuove sfide e nuove possibilità!

 

Gabriele Paleari
Educatore professionale
Referente area reinserimento lavorativo – Progetto Agricola

Sistema di Gestione per la Qualità

Una certificazione per migliorare il servizio

Dal 2010 la Cooperativa IL VOLO ONLUS ha scelto di richiedere e rinnovare, ogni anno, la Certificazione UNI EN ISO 9001 per il Sistema di Gestione per la Qualità.

La certificazione è una scelta volontaria da parte della Cooperativa,  che decide di adottare un modello organizzativo universalmente riconosciuto (poiché la norma ISO ha valenza internazionale) come garanzia di monitoraggio e continuo miglioramento dei servizi che la stessa offre ai suoi beneficiari.

Il 23 gennaio scorso abbiamo rinnovato la Certificazione con la Società Sai Global che ha rilevato la conformità delle procedure di controllo dei servizi offerti e l’impegno di tutta l’équipe de IL VOLO nei processi di autocontrollo delle proprie attività.

Fin dalla sua costituzione la Cooperativa si è interrogata sul proprio operato al fine di raggiungere sempre con maggiore efficacia la prevenzione del disagio psichico e il reinserimento nel contesto sociale e lavorativo di giovani con disturbi della personalità.

Gli strumenti adottati hanno l’obiettivo di raccogliere informazioni circa i servizi offerti e , laddove necessario, consentire un intervento migliorativo sul sistema; il monitoraggio continuo consente inoltre di individuare e prevenire eventuali criticità, che potrebbero provocare un’interruzione o un malfunzionamento del servizio.

Oltre ad un sistema di raccolta e analisi dei dati, risulta importante ricevere e indagare le informazioni di ritorno da parte di tutti i beneficiari diretti (gli ospiti) e indiretti (i famigliari) e le persone coinvolte nel progetto della Cooperativa, in quanto preziosi stimoli per favorire e migliorare i processi di cura e trattamento di questa particolare tipologia di utenza che viene annoverata tra le più gravi nel panorama psichiatrico.

Il Disturbo della Personalità, e in primo luogo il Disturbo Borderline di Personalità, infatti, impatta non solo sulla persona e sulla sua rete sociale più stretta, ma anche sulla comunità sociale di appartenenza.

Pertanto, la ricerca di sempre più efficaci forme di trattamento, attraverso anche il monitoraggio costante di attività e servizi, stimolato e implementato dalla normativa ISO 9001, concorre non solo al ripristino di un adeguata qualità della vita degli ospiti de IL VOLO ONLUS, ma anche dei loro familiari e delle comunità di riferimento.

La Certificazione contribuisce a garantire un ulteriore controllo da parte di un organismo esterno e ad attestare a tutte le parti interessate – dagli ospiti della Comunità Terapeutico Riabilitativa “Villa Ratti” ai loro familiari, sino al territorio – l’ottimale controllo dei servizi erogati.

 

Dottoressa Paola Vimercati
Responsabile Sistema di gestione per la Qualità

Resilienza e salute mentale

Dr. Salvatore Damiano, medico psichiatra e psicoterapeuta

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, desidero spendere alcune parole in merito al concetto di salute mentale, un concetto che talvolta viene erroneamente sovrapposto al concetto di serenità, felicità o addirittura impassibilità, inscalfibilità.

Decenni di letteratura e studi sulla psiche hanno fatto chiaramente emergere che “salute mentale” non equivale a “serenità o felicità”, bensì a un’attitudine forse più sottile e complessa ovvero la RESILIENZA.

Ed è proprio la resilienza uno degli aspetti cruciali su cui l’equipe della comunità Villa Ratti lavora per ripristinare la salute mentale degli ospiti affetti da disturbo Borderline della personalità.

La resilienza è infatti la caratteristica di una molla di ritornare alla propria forma originaria dopo essere stata sottoposta ad uno stress, ad uno stimolo deformante che può essere una trazione oppure una compressione.

Entro certi limiti la molla è in grado, dopo essere stata schiacciata o tirata, di recuperare la sua forma iniziale; oltre questi limiti, la molla potrà rimanere leggermente più corta o leggermente più lunga, a seconda di quanto sia stato intenso lo stimolo e di quanto la molla era, di suo, elastica.

Analogamente in psicologia per resilienza si intende la capacità di affrontare degli eventi stressanti, che possono essere avversi, ma anche apparentemente piacevoli, e mantenere la propria capacità di affrontare le situazioni, di ritrovare in fondo a tali eventi il proprio equilibrio e la propria serenità.

Va da sé che anche per gli esseri umani, come per le molle, l’esito di tali eventi dipende dall’entità degli eventi e dalla propria resilienza.

In ultima analisi il mantenimento o il recupero della propria salute mentale è strettamente legato alla crescita e al consolidamento della propria RESILIENZA, concretamente misurabile attraverso il concetto di continuità, ossia la capacità di mantenere i propri ritmi e i propri impegni anche durante momenti di difficoltà emotiva.

  • Quali sono dunque i segnali che devono indurci a riflettere sul bisogno di lavorare sulla nostra resilienza?

Per tentare di rispondere a questa difficile domanda, l’equipe della Comunità Terapeutica Riabilitativa di Villa Ratti ha preparato un semplice documento che esplicita alcuni dei principali segnali che la nostra mente può dare quotidianamente come avvertimento di un possibile disturbo mentale.

Compilando il form che segue riceverai direttamente nella tua casella di posta un’e-mail da cui potrai scaricare il documento “I Segnali della Mente”.

[contact-form-7 id=”1046″ title=”Modulo GmSM17″]

 

Cooperativa IL VOLO Onlus: servizi di Qualità (di Paola Vimercati)

La cooperativa il Volo Onlus, dal 2010, ha implementato un Sistema di Gestione per la Qualità seguendo gli standard della norma UNI EN ISO 9001 e, in questi primi mesi del 2017 ha superato positivamente il rinnovo adeguandosi al nuovo standard richiesto dalla normativa.

Molte sono le definizioni che possono essere date alla parola “Qualità”, ma per Il Volo significa soprattutto l’insieme delle caratteristiche dei servizi che offre e che le conferiscono la capacità di soddisfare le esigenze dei suoi clienti.
All’interno di questa definizione, pertanto, ricade l’obiettivo del miglioramento continuo, stabilito dalla norma ma fatto proprio dalla Cooperativa, che si declina in azioni concrete volte ad apportare sempre nuove migliorie ai servizi offerti, ai rapporti con i clienti (ospiti, famiglie, etc.) e con tutte le parti che con la Cooperativa intrattengono rapporti.
Dal 2010 ad oggi la normativa è divenuta un importante riferimento per la nostra realtà: ha permesso di guardare e studiare le attività dall’interno, di dare voce agli importanti rimandi dei clienti e del personale e di tenerne conto per realizzare interventi volti a correggere le criticità, implementare le attività già presenti o a creare nuove opportunità.
Uno dei più importanti stimoli offerto da un Sistema di Gestione per la Qualità, infatti, è la necessità di monitorare costantemente le attività e i risultati della Cooperativa. È stato, quindi, implementato un sempre più efficace sistema di raccolta dei dati sul quale si basano anche tutte le azioni poste in essere per raggiungere sempre nuovi obiettivi e standard qualitativi ed accrescere la soddisfazione dei clienti e di chi opera all’interno della Cooperativa stessa.
Consapevole del fatto che la cultura della qualità non può e non deve essere intesa solo in senso stretto, come qualità del servizio erogato, la Cooperativa Il Volo ha da sempre dato importanza e centralità alle persone che alla stessa si rivolgono e al proprio insieme di valori che si declinano e si coniugano con il Sistema di Gestione per la Qualità attraverso il documento “Politica della Qualità”.
“Lo scopo primario della Cooperativa il VOLO è di contribuire al benessere della Collettività attraverso la prevenzione del disagio psichico, il ripristino di una buona qualità di vita e il reinserimento nel contesto sociale e lavorativo di giovani con disturbi della personalità.”
Questa è la nostra vision, obiettivo importante e ambizioso che la Cooperativa si pone e che declina in tutti i servizi che offre per soddisfare le esigenze delle persone che alla stessa si rivolgono.

 

Per approfondire
www.ilvolo.com Politica della Qualità

 

ARTICOLO DI : Paola Vimercati*
*Comunità Terapeutica “Villa Ratti”, Centro Studi “Carlo Perris”; Cooperativa Il Volo Onlus, Monticello B. (LC)

I ragazzi de IL VOLO a LA CASA DI EMMA per imparare a crescere!

“I ragazzi de IL VOLO a LA CASA DI EMMA per imparare a crescere!” è un progetto che la Cooperativa IL VOLO Onlus sta realizzando in collaborazione con l’associazione LA CASA DI EMMA grazie al quale i nostri ragazzi stanno sperimentando ed incrementando le proprie capacità nella manutenzione del verde al di fuori dalla comunità, in uno spazio quindi meno protetto,  e anche in un mondo completamente nuovo per loro come quello della cura dei cavalli. Il fine è quello di potenziare lo sviluppo delle competenze lavorative spendibili al termine del percorso comunitario.

Inoltre, viene così garantita continuità e qualità dei servizi nei confronti di un altro target fragile: quello dei minori e delle famiglie in difficoltà che usufruiscono degli spazi e dei servizi di casa di Emma.

Il progetto, iniziato ad ottobre, sta dando grandi soddisfazioni sia alle associazioni che agli utenti, i quali stanno dimostrando grande entusiasmo, impegno e continuità  durante le attività.

L’attività coi cavalli  è stata realizzata attraverso un percorso strutturato in sei incontri nei quali un gruppo selezionato di utenti ha potuto  acquisire competenze e tecniche relative alla cura ed alla gestione degli animali in ambito di maneggio.

Anche in questo campo i ragazzi stanno facendo enormi progressi, tanto che Annalisa, l’ippoterapista che segue i ragazzi dice:

“I ragazzi che hanno partecipato al progetto si sono dimostrati da subito molto motivati, non solo verso il cavallo, ma anche nei confronti
dell’ambiente che lo circonda, lavorando con grande costanza e collaborazione in tutti gli aspetti della sua cura. Si sono relazionati in modo positivo e curioso nei confronti dell’animale, lasciandosi guidare nella relazione con lui e nella sua conoscenza, dando vita ad un’esperienza molto coinvolgente ed arricchente.”

Per questa grande opportunità concessa ai nostri ragazzi, vogliamo ringraziare, oltre a La Casa di Emma, anche la Fondazione della comunità di Monza e Brianza ONLUS, il cui contributo ha reso possibile la realizzazione di questo progetto.

5×1000 per prendere IL VOLO

Come ogni anno si avvicina per tutti noi il momento della dichiarazione dei redditi e con essa la scelta di un ente o un’associazione a cui destinare il 5×1000.

E’ un’azione totalmente gratuita per chi lo dona ma che può far tanto per chi, come IL VOLO, lotta ogni giorno per una causa importante.

Innanzitutto vogliamo ringraziare coloro che in questi anni ci hanno sostenuto attraverso il  proprio 5×1000. Ci avete dato la possibilità di migliorare e dare sempre più opportunità ai nostri ragazzi.

Per tali ragioni vogliamo spiegarti perché vale la pena donare il tuo 5×1000 alla nostra Cooperativa.

I nostri ragazzi soffrono di Disturbi della Personalità Borderline. Questo li porta ad avere  un’importante instabilità emotiva e nelle relazioni interpersonali, nonché impulsività e messa in atto di gravi comportamenti a rischio.

Questo Disturbo, infatti, se non trattato in modo adeguato, tende ad evolvere verso manifestazioni  gravi che portano inesorabilmente verso l’emarginazione sociale.

IL VOLO, grazie anche al lavoro di un’equipe interdisciplinare specializzata riesce a dare ai nostri ragazzi una seconda possibilità di vita, concordando con ogni ospite un Percorso Terapeutico Riabilitativo personalizzato che consenta loro un graduale recupero di autonomia e autogestione.

Il Percorso Terapeutico Riabilitativo prevede anche un percorso formativo, attraverso corsi personalizzati a seconda delle attitudinI di ognuno, e il reinserimento lavorativo dei nostri ragazzi, in modo da accompagnarli in modo graduale verso l’indipendenza e l’autonomia con un primo contesto lavorativo “protetto”. A tal fine abbiamo dato vita a tre attività: Il catering de Il Volo, La Trattoria del Volo e Il Giardino de Il Volo.

Il ricavato dal tuo 5×1000 verrà utilizzato per le attività riabilitative, per le terapie di gruppo e per le Borse Lavoro, che pagheranno 12 mesi di lavoro ai nostri ragazzi.

Ora sai quali grandi cose puoi fare con un piccolo gesto.

Per donare il 5×1000 a IL VOLO inserire il suo codice fiscale, 02184190961, firmando accanto all’opzione ONLUS.

Resilienza e R-esistere (di Andrea Coden)

Cosa vuol dire per te resistere?

Questa ed altre sono le domande che abbiamo fatto ai ragazzi per introdurli al tema di un progetto artistico che ha avuto come obiettivo la realizzazione di un’installazione video e audio sul tema del r-esistere (che diventa esistenza nel gioco di parole).

Un’installazione[1] in cui lo spettatore è invitato a partecipare in modo attivo osservando e ascoltando all’interno di una piccola stanza le storie dei nostri ragazzi che si intrecciano tra loro in un susseguirsi di voci, suoni e immagini. Questa installazione troverà spazio all’interno della mostra R-esistere, costruita insieme alla Commissione di rilevanza straordinaria sulla disabilità del Comune di Casatenovo e la sua inaugurazione sarà il 31 marzo presso Villa Mariani di Casatenovo. All’evento parteciperanno attivamente oltre ai ragazzi di Villa Ratti anche la Cooperativa la Vecchia Quercia, la Cooperativa L’Arcobaleno, e l’associazione Musica e Canto, tutte realtà del territorio del casatese.

 

Cosa significa per i nostri ospiti R-esistere?

“Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente per risalirvi sopra.

Gli antichi connotavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate con il verbo ‘resalio’. Forse il nome della qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le avversità, la resilienza, deriva da qui”.[2]

Resilienza è un termine che ha origine dalla scienza dei materiali e indica la capacità che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione.In psicologia, la resilienza  indica la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi “r-estando” sensibili alle opportunità positive che la vita offre, mantenendo ferma e vigile la propria identità di persona, valorizzando quelle che sono le risorse che la contraddistinguono e i limiti propri di ognuno di noi.

Connota proprio la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.

Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.

 

“A volte le brutte esperienze aiutano, servono a chiarire che cosa dobbiamo fare davvero.
Io penso che le persone che fanno solo belle esperienze non sono molto interessanti.
Possono essere appagate, e magari a modo loro anche felici, ma non sono molto profonde.
Ora,la tua ti può sembrare una sciagura che ti complica la vita,ma sai…godersi i momenti felici è facile.
Il difficile è non lasciarsi abbattere dai momenti brutti.
Devi considerarli un dono, un dono crudele ma pur sempre un dono.
E sono convinta che proprio per questo tu sarai una persona migliore”
[3]

 

La resilienza è, dunque, una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all’esperienza, ai vissuti e, soprattutto, al cambiamento dei meccanismi mentali che la sottendono.
Bisogna concepire la resilienza come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all’esperienza, ai vissuti e, soprattutto, al modificarsi dei meccanismi mentali che la sottendono.

L’esperienza che gli ospiti fanno all’interno di Villa Ratti diventa quel metallo fuso che con il passare del tempo trova nuova forma raffreddandosi, dopo che le emozioni prima incomprensibili e di difficile gestione assumono significato e vanno a riempire gli spazi vuoti di uno stampo, affinché tutta la superficie dello stesso sia piena, ricca, densa, completa, complessa come la vita di ogni di noi.

Mi piace chiudere con questa immagine metaforica del metallo fuso, perché rappresenta la complessità (e la bellezza/lucentezza) della vita di ogni ospite che entra in comunità. Esso è informe, impercettibile e di difficile gestione, ma più il tempo passa più questo si ricompone in una forma. Villa Ratti offre quindi la forma entro cui la persona trova una sua dimensione prima di riprendere a “r-esistere”.

R-esistere non ha tempo, ha solo strategie per farlo, per rimanere, per essere. L’esperienza permette di definire quelle strategie che ci sono utili per r-esistere. Villa Ratti è “esperienza”.

 

[1] Il lavoro sarà coordinato da Matteo Imbriani (fotografo) e Rossana Maggi (referente laboratorio d’arte di Villa Ratti e illustratrice)

[2] “Resisto dunque sono”, Pietro Trabucchi, Corbaccio, 2007

[3]Un Giorno questo dolore ti sarà utile”, Peter Cameron, 2007

 

ARTICOLO DI:  Andrea Coden