Una torcia per vedere nel buio e una stampella per reggermi in piedi

La testimonianza di Claudio

— QUANDO HAI CONOSCIUTO IL VOLO E VILLA RATTI?
Ho conosciuto Villa Ratti e IL VOLO quando la psichiatra che mi seguiva al CPS ha sentenziato che un percorso riabilitativo poteva essere la soluzione migliore per uscire dalla brutta situazione in cui mi ero cacciato.

— PERCHE’ HAI DECISO DI INTRAPRENDERE IL PRECORSO TERAPEUTICO?
Nel periodo in questione non lavoravo; avevo lasciato il mio lavoro, perché ero troppo depresso per portare avanti un impegno del genere.
Quando mi è stato proposto di scegliere se entrare a Villa Ratti o andare a vivere in Cile da mio padre, valutando attentamente i pro e contro di questa scelta, ho scelto, senza sentirmi affatto incastrato, che sicuramente un percorso riabilitativo era certamente la scelta giusta.

— C’E’ STATO UN MOMENTO IN CUI AVRESTI VOLUTO MOLLARE?
Ovviamente si, praticamente ogni giorno fino al giorno che mi hanno comunicato che il mio percorso sarebbe finito da lì a breve.

— COSA TI HA DATO LA FORZA DI ANDARE AVANTI E RESTARE?
Inizialmente non avere scelta, se non un viaggio oltreoceano ha aiutato parecchio a restare lì.
I veri stimoli sono cominciati ad arrivare, quando messo di fronte a me stesso, ho cominciato a sentire il bisogno di fare sempre un passetto in più nella direzione giusta. Una direzione che sapevo essere da qualche parte, ma che non riuscivo più a trovare perché vedevo solo buio.
A Villa Ratti nessuno mi ha indicato la via. A Villa Ratti mi hanno dato una torcia per vedere nel buio e una stampella per reggermi in piedi quando non c’è la facevo più ad andare avanti.

— C’E’ UN MOMENTO CHE RICORDI CON PARTICOLARE AFFETTO?
Sicuramente quella volta che siamo andati a fare arrampicata su una parete di roccia.

— COM’E’ CAMBIATA LA TUA VITA?
Ora ho un lavoro che mi piace molto, faccio il programmatore in una multinazionale giapponese. Vivo da solo, mi mantengo da solo, frequento regolarmente la palestra, sto lavorando a un progetto personale con un mio amico, esco, non assumo più psicofarmaci.
Certo non è tutto rose e fiori, le difficoltà ci sono, i problemi non mancano, come nella vita di chiunque d’altronde, ma a differenza di prima ora so come affrontare le cose.

— SE DOVESSI INVITARE QUALCUNO A SOSTENERE IL VOLO, COSA GLI DIRESTI? PERCHE’ DOVREBBE FARLO?
La realtà dei fatti è che non tutti possiamo aiutare gli altri, soprattutto quando c’è un disagio psichico sotto, ci vogliono dei professionisti.
Essere un sostegno per questi professionisti è l’aiuto più grande che potreste dare a persone che stanno percorrendo una via orribile.

Tirocinio professionalizzante a Villa Ratti: “Un’esperienza molto forte e molto positiva”

Marika, tirocinante psicologa presso Villa Ratti

E così sono giunta alla fine della mia esperienza di tirocinio a Villa Ratti: sei mesi trascorsi in un lampo, colmi di lavori e di nozioni da apprendere, ma anche pieni di risate ed emozioni.

Sono Marika, ma non la stessa di sei mesi fa: ora sono una ragazza e una professionista più consapevole, più attenta, sensibile e più formata in merito ai disturbi di personalità.

Sono venuta a conoscenza dell’esistenza de IL VOLO ONLUS e della Comunità Terapeutico-riabilitativa Villa Ratti quasi per caso, quando, durante la realizzazione del mio progetto di tesi ero in cerca di strutture che si occupassero di disturbi mentali; in quel momento però non era la realtà utile alle mie ricerche.

Mi sono laureata in psicologia clinica all’Università degli studi di Padova e, giunto il momento della scelta per il mio tirocinio professionalizzante, ho ripensato a IL VOLO e alla sua comunità residenziale dedicata al recupero di persone con disturbo della personalità; sì certo, teoricamente sapevo benissimo cosa fosse, i manuali studiati durante il percorso universitario sono stati tanti, ma nella realtà, nel concreto, nel quotidiano, come vive una persona affetta da questi disturbi? Ero curiosa di entrare in contatto con queste persone, coglierne le sfumature ed approfondire la mia conoscenza.

È molto difficile descrivere questa esperienza a parole, perché le emozioni provate sono state svariate e forti.
Concretamente ho potuto affiancare la psicologa della struttura nella somministrazione dei test agli ospiti in ingresso e delle  interviste sul cambiamento percepito, nella raccolta della storia pregressa degli ospiti e nella stesura dei verbali della riunione settimanale d’equipe a cui ho potuto partecipare regolarmente; oltre a queste attività, molto interessante e formativo è stato l’affiancamento durante i colloqui alla psicologa familiare.

Tutte queste attività mi hanno dato molto dal punto di vista formativo, ma ciò che più mi è stato utile è stato entrare in contatto a pieno con questo mondo. I professionisti di Villa Ratti mi hanno accolta e accompagnata fin dal primo giorno come se fossi una di loro, la loro collaborazione e disponibilità sono state immense e mi hanno messa subito a mio agio. Nel tempo si sono creati con alcuni professionisti quelli che mi sento di chiamare legami poiché, nonostante sia un ambiente molto professionale, c’è sempre stato modo di scambiare chiacchiere, opinioni e risate.

La vera comunità, però, la fanno i giovani ospiti della struttura: loro mi hanno migliorata umanamente, rafforzando in me quella sensibilità che mi ha spinta ad intraprendere la carriera professionale di psicologa e convincendomi ancor di più di questa scelta.

“Vivere a contatto quotidianamente con il disagio altrui non è sempre facile,
spesso mi sono sentita inadeguata o impaurita da certe situazioni
e da determinati comportamenti di alcuni ospiti”

ma ritengo che non ci sia cosa più bella al mondo di avere la possibilità di aiutare nel proprio piccolo chi soffre di un disagio psichico; una parola, un gesto o un semplice sorriso possono migliorare la giornata di qualcuno che sta soffrendo molto.

Stare a contatto con persone affette da disturbo della personalità può essere un lavoro emotivamente molto pesante, ma ci sono state più occasioni in cui mi sono sentita appagata e soddisfatta del lavoro svolto e del rapporto professionale, ma non distaccato, instaurato con gli ospiti.

Un momento in particolare mi ha commosso: quando alcuni ospiti, alla fine del loro percorso, mi hanno chiesto il permesso di abbracciarmi, perché volevano salutarmi con un gesto affettuoso; la felicità e la soddisfazione per quel gesto sono state inasapettate, così come quando ho annunciato ad alcuni ospiti che il mio tirocinio sarebbe finito pochi giorni dopo e mi hanno manifestato il loro dispiacere di non potermi più vedere spesso, chiedendomi di tornare a trovarli ogni tanto.

Che dire? È stata un’esperienza molto forte e molto positiva e mai come oggi penso che le strutture che si occupano del disagio psichico vadano sostenute fortemente, per dare così un’opportunità concreta di migliorare la propria vita grazie all’aiuto di professionisti esperti in disturbi della personalità.

Villa Ratti è stata una piacevole scoperta, una struttura davvero valida, con professionisti competenti ed in gamba, in grado di creare dei progetti riabilitativi molto utili e, soprattutto, efficaci.
L’ambiente di lavoro è ottimo e si respira un clima piacevole nonostante la presenza di persone che vivono un vero malessere.

Se tornassi indietro farei e rifarei ancora questa scelta: IL VOLO ONLUS e la realtà di Villa Ratti mi hanno aperto un mondo molto interessante e affascinante e mi hanno riempito il cuore.

 

Il tuo 5×1000 è fatto della stessa materia dei sogni

Dopo aver visto per la prima volta questo video, mi ci sono voluti alcuni minuti prima di riuscire a dire qualcosa.

Non ho conosciuto personalmente Katia, Pietro, Veronica, Massimiliano, Vittorio e Francesco; loro avevano già terminato il loro percorso a Villa Ratti quando ho iniziato a lavorare qui l’ottobre scorso.
Nelle loro parole, nei loro occhi, vedo però tutta la fatica, la speranza, l’impegno e la gratitudine degli ospiti che oggi stanno affrontando lo stesso percorso terapeutico-riabilitativo.

La stessa materia dei sogni (Il volo) from Claudio Centimeri on Vimeo.

Mi hanno colpito le parole di Katia, che guardando Pietro dice:
Lui è la dimostrazione che comunque si può cambiare!

E se questo cambiamento è possibile è anche grazie a centinaia di sostenitori che ogni anno scelgono IL VOLO ONLUS come destinatario del loro 5×1000, sostenendone le attività e soprattutto dando fiducia alle Katia e ai Pietro che si impegnano ogni giorno per affrontare il Disturbo di Personalità.

Una firma nello spazio dedicato al “Sostegno del volontariato, delle Organizzazioni Non Lucrative di Utilità Sociale” e il codice fiscale de IL VOLO 02184190961.
Ecco cosa serve!

Quest’anno anche il mio 5×1000 sosterrà l’impegno e la speranza di cambiare e di superare un disturbo, quello Bordeline della Personalità, che è motivo di un grave disagio psichico e di emarginazione sociale e lavorativa.

Spero che tanti altri facciano la stessa scelta!

Marta
Dipendente de IL VOLO ONLUS